About me

Ciao a te che entri per caso in questo blog!

Io sono Miry, piacere di conoscerti. Benvenuto nel mio mondo!
Vi do due versioni di me la prima è corta e breve.
Mi piace leggere, succhiare le parole, nutrirmi di storie (libri, manga, telefilm, film... adoro tutto), sono pigra ma mi piace viaggiare, scoprire nuove culture e conoscere persone nuove anche se sono un po' timida. Mi piace rifugiarmi in un mondo diverso e per questo adoro leggere e catapultarmi in universi alternativi. Mio obiettivo è darvi uno spunto per aiutarvi a scegliere il libro che più fa al caso vostro in base all'emozione che sentite.
Divertitevi e commentate...

...poi per chi volesse leggerla c'è la versione più lunga delle presentazione

Ho avuto fin da piccola una passione per le storie. Storie scritte, reali, raccontate, lette, viste. Il giorno che ho scoperto che i libri contenevano tutte le storie che volevo ho deciso che ne avrei letti il più possibile e che mi sarei nutrita di parole fino un giorno ad essere pronta a diventare io stessa parole. 
Il mio primo amore è stato "Il giardino segreto" di F. H. Burnett ed è stato anche il mio primo libro senza figure che ho letto. 
Tutta colpa di mia mamma... 
Era estate, avevo sette anni e nel cofano della macchina una bottiglia di vino si era rovesciata su una pila di libri. Eppure mia mamma, invece di giocare con me, se ne stava lì a leggere quel libro puzzolente e con una copertina orrenda (era davvero orribile, era una specie di giungla con persone di colore e maschere) allora con molta curiosità mi sono avvicinata e le ho chiesto di dirmi esattamente perchè stava leggendo un libro senza figure e che sembrava così orribile... 
Così mia mamma ha incominciato a raccontarmi la storia di Mary e più andava avanti, più volevo sapere e più comprendevo che non si giudica mai un libro dalla copertina e che il tesoro più grande può trovarsi tra le pagine di un libro sporco di vino e pieno solo di parole. Arrivati ad un certo punto della storia mia mamma si è interrotta e ha detto che se volevo sapere la continuazione dovevo leggermelo da sola. 

Ci ho provato, sapete? Ho contestato un po' perchè non sapevo ancora leggere così bene, ma ci ho provato. Così, mia mamma, impietosita, alla prima occasione mi ha portato alla libreria dei ragazzi di Milano e mi ha comprato il libro nell'edizione "Beccogiallo" insieme a "Piccole donne", "il piccolo lord" e "il flauto magico". Appena sono arrivata a casa ho incominciato a leggere la mia versione del "Giardino segreto" e ridevo, piangevo. L'ho divorato, così come gli altri. Li ho letti e riletti non so più quante volte. Odorandoli, mangiando tutte le parole e osservando innamorata tutte le figure. Poi, quando mi sono sentita pronta, ho preso la versione integrale macchiata di vino e lì, in quel momento, ho scoperto che anche se un libro è pieno di figure che ami, anche se ha un ottimo profumo niente e nessuno potrà mai paragonarlo al piacere di leggere un libro integrale e immaginare ogni singola scena e ogni singola descrizione. 


Il secondo amore, nel campo della mia passione, l'ho scoperto anche questo a 7 anni. Da piccola mia mamma mi portava una volta al mese a Milano, alla libreria dei ragazzi e lì potevo scegliermi un libro e supplicare per il secondo. Passavo ore a leggerli, a sfogliarli per decidere quale prendere. Era difficile staccarmi da lì. Poi, un giorno, i miei genitori mi dissero che mi avrebbero portato in un posto speciale, dove potevo prendere e portare a casa tutti i libri che volevo a patto di non rovinarli e di riportali indietro per prenderne altri. Non credevo che un posto del genere potesse esistere, lo immaginavo lontano, come Gardaland, a tante ore di macchina. Non potete sicuramente immaginare il mio stupore quando scoprì che era  a pochi passi da casa mia. E c'erano davvero tanti libri! Tutti quelli che volevo. C'era anche un simpatico bibliotecario, Bobo, che mi ha detto che se ne volevo altri dovevo solo completare un modulo e avrebbe visto se poteva procurarmeli. Nel giro di pochi mesi sono diventata la bambina che aveva letto più libri e aspettavo impaziente la mia tessera. Avevo trovato un posto migliore di Gardaland. Un posto che mi consentiva di sognare! La biblioteca mi ha anche insegnato che quando una storia ti piace non puoi e non vuoi non possederla. Così, ho anche io a casa la mia biblioteca personale con i libri più belli che ho letto e con un elenco di libri che voglio ancora. Un giorno quei libri andranno alla biblioteca, ma per ora sono lì e io sono così gelosa dei miei piccoli tesori... 

Con il passare del tempo ho incominciato a studiare le lingue perchè saperle mi consentiva di leggere tante altre storie. Così eccomi ora come ora a insegnare lingue. Adoro il mio lavoro, ma il mio sogno più grande è ancora quello di lavorare a contatto con i libri. Diventare bibliotecaria o lavorare in una libreria o in una casa editrice e contribuire a far leggere alle persone storie che io ho amato, parlare di letteratura e insegnarla... o  ancora diventare bibliotecaria....

Leggendo ho scoperto che esistono diversi tipi di storie.
Le storie che pur non piacendoti ti lasciano dei segni indelebili e ti fanno crescere, quelli che ti piacciono e ti aiutano a vedere la vita in modo diverso e quelli che leggi solo per svago. 
Normalmente le prime due categorie sono i libri che fanno parte della letteratura "mondiale", quelli che devi leggere almeno una volta nella vita. 
La terza categoria è quella che per lo più recensisco in questo blog. Sono i libri che leggi per sognare, per svagarti e vivere per qualche momento in un mondo diverso. 

La valutazione di questi libri è totalmente diversa. I libri delle prime due categorie non puoi non leggerli, anche se non riuscirai mai a dargli una valutazione alta. Io detesto "l'étranger" di Camus. Tutti lo detestano. Eppure non puoi non considerarlo un capolavoro. Quello è un libro che ti segna, che ti schiaccia, ti sconquassa l'anima e ti distrugge. Allo stesso modo di Mme Bovary, cent'anni di solitudine e così via. 

E poi c'è un personaggio. Quello che più mi rappresenta che ho sempre voluto non diventare ma che è quello che io sono nella realtà. Tanto tempo fa è entrato nella mia vita e ancora oggi permane lì. Non voglio provare quello che prova, ma sono incastrata nelle sue emozioni, così come lo è lui. 

Piacere. 

Il mio secondo nome è Holden Caulfield...

...e anche io come professione faccio e voglio fare il "catcher in the rye". 


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