STARTERS

Starters è il primo libro della saga “starters” di Lissa Price.

Il primo libro è stato pubblicato nel 2012 e il secondo è uscito nel 2013. Tutti in internet ne parlavano un gran bene e lo avevo inserito nei libri da leggere in futuro. Non volevo incominciare una serie senza avere per lo meno due libri da leggere. Il mio ragazzo, però me lo ha regalato a Natale e devo dire che ho tentato di resistere a lungo, ma poi la copertina mi chiamava e ho deciso di leggerlo.

Starters è ambientato in un mondo distopico, futuristico e post apocalittico. L’idea di fondo lo fa rassomigliare un poco ha “the Host” della Meyer. La storia d’amore non è il fulcro del racconto e in realtà è posta in terzo o addirittura quarto piano.

TRAMA:

 A causa di una guerra che ha sconvolto l’umanità e di un attacco bellico che ha decimato gran parte della popolazione, si ritrovano in vita solo i ragazzi fino ai 20 anni e gli adulti sopra i 60. Queste due categorie di persone, erano, infatti le uniche ad essere state vaccinate contro le spore, rilasciate con un attacco bellico. Nel frattempo, però, la medicina ha fatto in modo che gli anziani (gli enders) potessero vivere fino a 200 anni, ma che scopo c’è a esistere ricchi sfondati ma con un corpo vecchio?
Nasce così l’idea degli enders, di utilizzare i ragazzi poveri (quelli che non hanno più nonni in vita e vivono nascosti e nel più totale abbandono) per vivere la vita che hanno sempre desiderato. Gli anziani, per sentirsi ancora una volta giovani, trasferiscono la propria coscienza dentro i corpi di questi ragazzini senza diritti, tramite neurochipCallie, la protagonista, accetta di prestare il suo corpo agli enders firmando un contratto al termine del quale si ritroverebbe abbastanza ricca da riuscire a sfamare se stessa e il fratellino fino a quando non avrà la giusta età per lavorare.
 Il contratto verrà rispettato? Chi affitterà il corpo di Callie? Quali sono le sue reali motivazioni? 

OPINIONI:

Questo primo volume vi terrà sicuramente con il fiato sospeso fino in fondo e malgrado non abbia tutti gli elementi di un classico YA ben approfonditi. È, infatti, pieno di colpi di scena, ma la storia d’amore vi lascerà con un po’ di amaro in bocca.

Anche se non è un libro che definirei “imperdibile”, lo consiglio perché lo stile è interessante e vi terrà con il fiato sospeso fino alla fine. 

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