martedì 2 ottobre 2012

I vampiri nel corso delle letture

Ok, lo confesso. Io adoro i vampiri.

Anna e Rudolph che litigano per Anton

di: Cece-luvfop


La mia passione per questi esseri mitologici è alquanto antica e risale ai tempi in cui leggevo di una famiglia di un vampiro goloso di caramelle e della sua sorellina che beveva latte e si innamorava di un essere umano.
Sto parlando di Vampiretto (Angela Sommer Bodenburg), accanito lettore di libri che si lamentava del fatto che i vampiri di tutte le storie fossero cattivi. Un vampiro che forse oggi sarebbe un po' nerd.
Chissà cosa avrebbe detto ora il buon vampiretto leggendo le storie di Edward e Bella? Avrebbe sospirato? Si sarebbe sentito offeso a morte dall'idea di essere considerato uno che al sole luccica?
Domande inutili a parte, la mia passione è stata incrementata dalla lettura di "Intervista col vampiro" di Anne Rice e successivi libri.
Ah Lestat! E dire che in "intervista con il vampiro" quasi ti odiavo. Mi sembrava affascinante Louis!!!
Ormoni a parte, credo che quella sia stata la prima volta che mi sia resa conto del perchè i vampiri siano così affascinanti. Anne Rice lo ha reso così chiaro e palese. Ogni persona ha su di sè l'impronta del periodo storico da dove proviene.
"Lestat" di

LathronAniron

Louis era romantico, tenebroso, depresso, vitale e aveva quel suo mal de vivre. Un Chateaubriand immortale. Claudia, angelica ma fatale chi altro poteva essere se non una simbolista? Un poeta maledetto, ecco chi era. Non potevi staccare gli occhi da lei anche se sapevi che era pericolosa. Ah come avrebbe voluto Verlaine terminare il suo amore per Rimbaud! Eppure di quell'amore ci viveva, se ne serviva. Lo sfruttava, lo voleva morto e ne moriva.
Lestat era vitale, curioso, insaziabile di nozioni e di esperienze.  Un vero e proprio illuminista.
E di chi altro poteva essere figlia Claudia se non di un romantico e di un illuminista? 
Marcus era saggio, un comandante nato, egoista, egocentrico, statista, romantico ma guerrigliero e in parte propenso ad azioni non proprio "politically correct". Un romano.
Ogni singolo personaggio era una creatura del passato. 

Più studiavo la letteratura straniera e più amavo Anne Rice che inseriva nei suoi testi ogni rappresentante della letteratura in un contesto attuale e li faceva agire e muovere seguendo le loro inclinazioni.
La mia passione per i vampiri cresceva e studiavo come erano nati.

In una casa buia, piena di stanze ricolme di ricordi, solo con una lampada accessa, mentre lottavo con zanzare sanguisughe leggevo "Carmilla" di Sheridan Le Fanu. La sensuale Carmilla, precussore di Dracula e di tutti quelli che sarebbero venuti dopo.
Poi leggevo di vampiri che venivano uccisi ed erano cattivi e il Vampiretto dentro di me sussultava e diceva "ma uffa! solo vampiri cattivi?"
E aveva ragione. Perchè mai essere solo cattivi quando si può essere tormentati e immortali, cattivi e buoni allo stesso tempo?
Non lo capivo.
Immaginate la delusione quando Joss Whedon creò quei dannati vampiri-zombie che Buffy uccideva.
Eppure... Angel...era così simile a Louis da sospettare quello che poi si verificò.
Ah Angel, ah Spike. Indimenticabili!

E poi i vampiri tornarono ad essere cattivi e scomparire dalla scena o essere antagonisti di Blade, mentre vedevo vecchi film come "Nosferatu" e sbruffavo perchè nessuno portava alla ribalta degli esseri così affascinanti.

Poi venne Harry Potter e tutti i maghi e sigh... purtroppo... i maghetti degli altri libri. E il genere fantasy nel bene e nel male (e non fatemi citare il male ;-)... )esplose.
Edward Cullen di eldanis
Ed ecco che approdò Edward. L'ho adorato. Ovviamente sapevo che la Mayer non era Anne Rice e che Twilight era solo un libro romantico. Eppure c'erano i suoi contrasti che apprezzavo.
Prima di tutto il ritorno del vampiro romantico...anche se in questo caso era ...  vergine!!!
Poi c'era la Grande Scelta di Bella. Vivere come un'umana con un amore umano (va beh lupacchioso), il suo sole o con un vampiro, una persona che non sarebbe mai dovuta esistere ma che dato che c'era la luce sembrava così poca cosa in confronto ad una totale eclissi.

True Bloods, l'accademia dei vampiri, il diario dei vampiri, vampire knight, la cacciatrice di vampiri...

Ed ecco che i vecchi sanguisugha ritornano di moda. Con nuove leggende, nuovi miti.

Questa volta sono divisi in "buoni" e "cattivi".
Il loro ritorno è sempre un punto di domanda. In questo momento storico l'immortalità ci affascina. Ci sembra inaccettabile e antiquato che i vecchi pelle pallida si nutrino solo di sangue.
I nuovi vampiri sono ricchi, affascinanti, con dei sentimenti e molto spesso complessati dal fardello di poter vivere per sempre.

E la prossima volta? che mito inventeranno? Chi saranno?




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